;With me

« Older   Newer »
  Share  
blueNACHT;
view post Posted on 6/4/2009, 16:59




CITAZIONE (Fee1702 @ 6/4/2009, 17:56)
Sì e Tom da qualche altra parte... xD Bella la mia porchè

CITAZIONE (blueNACHT; @ 6/4/2009, 17:54)

Conosco altre persone che dicevano così di un ragazzo. Poi, hanno cambiato idea ù_ù *fischietta*

Appunto ù_ù
[/QUOTE]
Questo tuo appunto mi fa paura ;________________;
Non dirmelo. Non dirmi che... che ho capito quello che intendi. *sbatte la testa al muro*
 
Top
.Jada.
view post Posted on 6/4/2009, 16:59




E sentite, tutte e due, basta con questi commenti, su, è una semplice, piccola, innoqua, FF! xD

Nacht, seriamente, cosa ne pensi? xD
 
Top
Fee1702
view post Posted on 6/4/2009, 17:01




CITAZIONE (blueNACHT; @ 6/4/2009, 17:59)
CITAZIONE (Fee1702 @ 6/4/2009, 17:56)
Sì e Tom da qualche altra parte... xD Bella la mia porchè

CITAZIONE (blueNACHT; @ 6/4/2009, 17:54)

Conosco altre persone che dicevano così di un ragazzo. Poi, hanno cambiato idea ù_ù *fischietta*

Appunto ù_ù

Questo tuo appunto mi fa paura ;________________;
Non dirmelo. Non dirmi che... che ho capito quello che intendi. *sbatte la testa al muro*
[/QUOTE]

Sì Nacht... è ...è... è finita T__T (scusa Jadì)
 
Top
.Jada.
view post Posted on 6/4/2009, 17:04




ahahahahahahahahahah
che cretine tutte e due xD
 
Top
Fee1702
view post Posted on 6/4/2009, 17:16




non c'è nulla da ridere bubù
 
Top
blueNACHT;
view post Posted on 6/4/2009, 17:25




CITAZIONE (Fee1702 @ 6/4/2009, 18:01)
CITAZIONE (blueNACHT; @ 6/4/2009, 17:59)
Appunto ù_ù

Questo tuo appunto mi fa paura ;________________;
Non dirmelo. Non dirmi che... che ho capito quello che intendi. *sbatte la testa al muro*

Sì Nacht... è ...è... è finita T__T (scusa Jadì)
[/QUOTE]
SPOILER (click to view)
NOOOOOOOOOOOOOOO ç________ç
SU MSN, APPENA ENTRO, TI AMMAZZO ;_______________;
Come hai potuto, comeeeeee. *crai*
 
Top
Fee1702
view post Posted on 6/4/2009, 17:35




Mi sono innamorata del gemello cattivo T__T

*fugge* e non fa più OT
 
Top
Astrid_Mermaid
view post Posted on 6/4/2009, 19:11




Non si può resistere al sorriso da bimbo di Bill *.*
 
Top
.Jada.
view post Posted on 7/4/2009, 22:52




Nuovo capitolo per voi, il titolo è scritto nella grafica qui sotto.
A fine capitolo ci sarà anche la foto di uno dei personaggi: Denise.
P.S. cliccate sullo spoiler xD
Enjoy it!

Capitolo 2



La mora era sdraiata sul letto, quella giornata era stata fin troppo strana, e poi, quel ragazzo, era sicura di averlo già visto...
Come al solito i suoi pensieri furono interrotti dallo squillo del telefonino:
“Com'è andata?” chiese Rob.
“Molto bene direi.” rispose la mora, mentre si sistemava meglio sul letto.
“Che proposta ti ha fatto?” domandò di nuovo il ragazzo.
“Di realizzare un vestito per lui.”
“E tu?”
“Ho accettato.” rispose telegrafa la mora.
“Samantha, devo farti il terzo grado o mi dici di tua spontanea volontà com'è questo tizio!?”
“Rob, che ti devo dire?! E' alto, con tanti, tanti soldi. Vive in una villa fuori città, con degli amici credo, penso sia molto famoso, perchè fuori il cancello ho visto una decina di ragazze con cartelli ed altre stronzate simili...” spiegò la ragazza.
“Ti ha detto come si chiama?”
“Si...Bill.” rispose lei, “L'ho già visto da qualche parte, ma non riesco a ricordare dove...”
“Colore di capelli?” chiese il ragazzo, dall'altra parte del telefono.
“Nero corvino...” rispose, “aspetta, cerco qualcosa su internet...” disse poi, sedendosi sul letto e aprendo l'apple sulle sue gambe.
“Si, e che digiti, il suo nome?” chiese sarcastico Rob.
La mora rise, le aveva dato una buona idea, aprì il motore di ricerca, andò nella parte delle immagini e digitò semplicemente il nome di Bill; mille e mille risultati, foto, parole chiavi e quant'altro, apparvero sullo schermo,
SPOILER (click to view)

“L'avevo detto io che era famoso.” mormorò tra se e se facendo scorrere un po' le pagine, “ma certo!” esclamò, poi, leggendo la biografia del ragazzo.
“Cosa?” domandò Rob, curioso; non stava più nella pelle, fremeva dalla voglia di conoscere l'identità di questo misterioso ragazzo.
“E' il cantante dei Tokio Hotel!” rispose la mora, senza pensare a quello che aveva combinato con quell'esclamazione.
“Cosa?!” urlò il ragazzo, “Tu sei stata a casa di Bill Kaulitz?! Oh mio dio! Oh mio dio! Non ci posso crede...” Prima di parlare, Sam aveva, infatti, dimenticato che il suo amico era un fan dei Tokio Hotel e che nutriva una certa passione per il cantante, “Rob, non c'è bisogno di urlare.” sbuffò lei.
“Sam, me lo devi far conoscere, a tutti i costi!”
“Se vuoi puoi aiutarmi con il vestito, lui domani verrà a casa mia...”
“Certo! Dopo il lavoro vengo subito da te.” rispose prontamente il ragazzo.
“Ok, ci vediamo domani alla Atelier.” gli disse la mora prima di attaccare. La ragazza spulciò qualche altro sito internet, non era mai stata fan dei Tokio Hotel, non che le canzoni non le piacessero, ma non aveva mai avuto il tempo necessario per diventare una vera e propria fans. La stanchezza si fece presto sentire e Sam decise di spegnere tutto e mettersi al letto, il giorno dopo sarebbe stato pesate, se lo sentiva.

“Chi ti ha aperto dei quattro?” domandò Rob; quella mattina non riusciva a stare zitto neanche un momento, non riusciva a credere che la sua amica fosse stata a casa di quel gruppo, che avesse parlato con quel cantante e che lui, Robert Richard Oslen avrebbe visito, di li a poche ore, Bill Kaulitz in persona. Fin da adolescente mille domande gli balenavano in testa, voleva chiedergli quale fosse il suo gusto preferito di gelato, voleva toccare la sua pelle, per sentire se era morbida così come appariva...
“Quello con i capelli perfetti, Georg.” rispose lei.
“Hai visto che fisicaccio?”
“Ma non ti piaceva Bill?” domandò Sam, alzando un sopraciglio.
“Ma io farei un pensierino su tutti e quattro...non so se li hai visti...” rispose lui, ridendo.
“No, ho visto soltanto il tuo amore e Georg.”
“Ah, Bill...” disse Rob, con un sospiro.
“Salve.” salutò una voce profonda che nessuno dei due conosceva; Sam si girò verso la voce e per poco non cadde dalla sedia, davanti a lei c'era una ragazzo, avrà avuto una ventina d'anni, alto, biondo cenere, con dei penetranti occhi blu.
“Salve...”rispose Rob, vedendo l'amica in difficoltà.
“Cercavo Denise...”spiegò il ragazzo.
“Vai dritto per il corridoio, l'ultima porta a destra.” spiegò Rob, sorridendo.
“Grazie mille.” ringraziò lui, sorridendo verso Sam e allontanandosi.
“Sam...sei viva?” le chiese subito dopo Rob, scuotendola per le spalle; la mora si riprese dallo stato catatonico in cui era caduta, sopirò e si rimise meglio a sedere.
“Ma chi era quello?” domandò.
“Credo uno degli amanti del capo...” ipotizzò Rob, storcendo le labbra in una smorfia, “beata lei” sospirò dopo, Sam gli lanciò un occhiataccia, ma poi rise.
“Sam, vieni un secondo in ufficio da me.” la chiamò Denise.
“Arrivo capo!” rispose la mora, alzandosi dalla sedia e sistemandosi la gonna.
“Cos'hai combinato?” domandò Rob, curioso come sempre.
“Io niente...” disse la ragazza, prima di allontanarsi e dirigersi verso l'ufficio della donna.
Quel ragazzo l'aveva destabilizzata, o meglio, i suoi occhi l'avevano destabilizzata, quell'azzurro intenso, molto simile al colore dei suoi, e poi quel sorriso da bastardo che le aveva fatto allontanandosi...
“E' permesso?” chiese la mora, entrando.
“Vieni cara.” le rispose Denise, quell'appellativo fece sospirare di sollievo la ragazza, voleva dire che non aveva fatto nulla di male, e che, anzi, la donna le doveva dare una bella notizia o che, comunque era di ottimo umore.
Quando entrò rimase basita per un secondo, il ragazzo di prima stava tranquillamente stravaccato sulla sedia con i piedi sulla scrivania, e, vedendo la ragazza, le sorrise, compiaciuto.
“Lui è Pete, mio figlio.” disse gonfiando il petto Denise, era visibilmente fiera di presentare, finalmente, la sua bella creatura a Sam e viceversa, “Pete, lei invece è Samantha.” aggiunse.
“Sam...” disse la ragazza, con un sorriso beffardo rivolto al ragazzo.
“Ti volevo chiedere un favore tesoro...” iniziò Denise, un altro appellativo, Sam sentiva che il suo capo le stava per chiedere un grande favore, “io starò via per due giorni, e Pete è appena arrivato in città, perchè non andate da qualche parte questa sera?” chiese con un grande sorriso, la mora storse la bocca, alzando gli occhi al cielo, l'aveva detto lei che c'era qualcosa di grosso sotto.
“Io domani devo lavorare.” rispose serafica, ma lo sguardo di Denise le mise seriamente paura, la incenerì con gli occhi, “però domani sera sono libera, infondo è sabato sera.” aggiunse la mora, riprendendosi.
“Ti lascio il mio numero allora...” parlò, finalmente, Pete, alzandosi dalla sedia e andando vicino la mora, continuando a sorridere.
“Ho lasciato il telefonino sul tavolo, di la, me lo lascerai quando andrai via.” rispose lei.
“Vorrà dire che te lo farai dare da mia madre...Ci vediamo a casa mamma.” disse il ragazzo, dando un bacio alla donna e aprendo la porta dell'ufficio, seguito a ruota da Samantha.
“A domani sera allora.” disse Pete, una volta arrivato davanti il tavolo da lavoro della mora.
“Ciao.” lo salutò lei, tornando al suo posto, sotto lo sguardo curioso di Rob.
La ragazza riprese a lavorare, sicura di dover rispondere da un momento all'altro a qualche interrogatorio del suo amico, infatti le domande non tardarono ad arrivare, e quando Sam spiegò tutto a Rob, quest'ultimo storse la bocca, bofonchiando che quel ragazzo non gli piaceva. Effettivamente, togliendo il sorriso ed il fascino del bastardo, quel ragazzo non andava a genio neanche a Sam, forse perchè era troppo bastardo; comunque sia, a fine turno era arrivata alla conclusione che non si sarebbe mai e poi mai messa con il figlio del capo, per una questione di principio, quando comunicò la decisione a Rob, questi tirò un sospiro di sollievo.


In casa Tokio Hotel il silenzio regnava sovrano, la serva prima Tom e Georg avevano organizzato una “festicciola” di trenta persone, più cinque spogliarelliste brasiliane, ma c'era qualcuno dei ragazzi che non dormiva più, qualcuno che fremeva dalla voglia di avere un vestito nuovo.
Bill Kaulitz era vestito e pettinato da più di mezz'ora, e mancava ancora un' ora all'appuntamento con Sam. Non riusciva a capire perchè era così felice, inizialmente pensava che fosse per il vestito nuovo, e lo pensava ancora, però sentiva qualcosa all'altezza dello stomaco, un masso pesate; la sera prima non era riuscito a divertirsi come voleva, mentre stava con quella ragazza, aveva in mente due occhi, azzurro cielo, che ovviamente non erano quelli della brasiliana.
Pulito e profumato, Bill Kaulitz si dirigeva verso la sua auto, canticchiando cercò di mettere in moto, ma dopo uno sbuffo scabroso la macchina non partì. Ci riprovò di nuovo, ma niente; il panico s'impossessò di lui, scese dalla macchina e rientrò in casa, passò però affianco una macchina nera, grande e grossa, un sorriso si dipinse sul suo volto.
“Tomi!” urlò facendo irruzione nella stanza del gemello, “Fratellino mio bello...” canticchiò il moro, il gemello, di tutta risposta, si limitò a girare la testa dall'altra parte.
“Tom se non vuoi alzarti non fa nulla, vorrà dire che prenderò la tua macchina e la guiderò io, visto che tu sei troppo stanco per farlo...” disse Bill, sperando che il suo piano avrebbe funzionato, “Oh, guarda, le chiavi stanno proprio qui..” continuò, facendo far rumore alle chiavi che aveva in mano, “Ok Tomi, dormi tranquillo, io vado da quella ragazza per il vestito...” bisbigliò andando alla porta.
“Bill, posa immediatamente quelle chiavi.” biascicò il rasta, stropicciandosi gli occhi.
“Tom, ho un problema alla macchina, e tra circa un ora ho un appuntamento.” spiegò Bill, facendo gli occhi dolci al gemello.
“No, chiedi la macchina a Georg, a Gustav, a Isabella, ma la Cadillac non la tocchi.” sentenziò il rasta con uno sbadiglio.
“Allora accompagnami tu...” propose il moro, sbattendo velocemente le ciglia.
“Ma neanche morto...ora tu alzi il tuo bel culetto dal mio letto, evapori dalla mia stanza, e ti arrangi, al massimo disdici l'appuntamento.” disse serafico Tom, sbadigliando nuovamente.
“Tom, non posso disdire, devo andare dalla ragazza del vestito!” sbuffò Bill, alzando la voce; a quelle parole, una specie di campanellino trillò nella testa di del rasta, che con un ghigno si stiracchiò, aprendo definitivamente gli occhi.
“Va bene, vengo con te, oramai mi hai svegliato.” disse il ragazzo, alzando gli occhi al cielo con fare teatrale; era bravo a recitare il rasta, glielo diceva sempre la maestra, alle elementari.
“Hai cinque minuti per essere lavato, profumato e vestito...ti aspetto di sotto.” sentenziò il moro prima di andarsene. Sul volto di Tom apparve un sorriso, si leccò il pearcing, pensando alla ragazza che aveva visto il giorno prima uscire di casa, a quella sua camminata così elegante, ma allo stesso tempo audace.
“Tom, due minuti!” urlò dal piano di sotto il vocalist, Tom scosse la testa, e si vestì in fretta e furia, senza far caso agli abbinamenti di colore tra il cappello e la maglia.
“Eccomi, eccomi, non c'è bisogno di urlare.” disse serafico il rasta, scendendo le scale con la sua solita tranquillità.
“Dov'è che abita questa tizia?” chiese il rasta, guardando la strada davanti a lui.
“Ho già sistemato il navigatore...” ripose Bill, guardando il fratello, “Tom, cosa c'è?” gli chiese poi,
“Cosa c'è?” domandò a sua volta il rasta, non capendo a cosa alludesse la domanda del fratello.
“Sei strano, ancora non mi hai chiesto com'è la ragazza.” spiegò il moro, alzando il sopraciglio, Tom sospirò, il suo silenzio aveva fatto insospettire il gemello che lo conosceva meglio della loro stessa mamma.
“Non volevo fare la solita parte del porco.” si giustificò lui, con un mezzo sorriso, “ma se proprio ci teni, è una figa?” chiese.
Bill alzò gli occhi al cielo, non sarebbe cambiato mai, “Si Tom, è bella, bellissima...” rispose.
“Ti piace?” domandò il rasta.
“No, ho solo detto che è bella, poi a te che te ne frega...”
“Se ti dovesse piacere, io neanche ci proverei.”
“Oh Tomi...” sospirò con un sorriso Bill, stupito dalle parole del fratello.
“Descrivimi questa bella ragazza và...”
“Allora, si chiama Sam,” iniziò il moro sistemandosi meglio sul sedile, “non è tanto alta, è molto magra, con dei lunghi capelli neri e degli occhi azzurri, della stessa sfumatura d'un cielo d'agosto”
“Come siamo poetici...” cantilenò Tom, divertito dalla metafora che aveva usato il fratello, “ma dimmi di più, sedere, tette, come siamo messi?” chiese leccandosi il pearcing.
“Ha un bel sedere, ma poche tette.” rispose Bill, ridendo.
Il tragitto fino a casa di Samantha durò un' altra mezz'oretta, i gemelli Kaulitz impiegarono quel tempo a parlare del più e del meno, di quanto le ragazze della sera precedente fossero fighe, e di quanto tempo avrebbe impiegato Tom a far cadere Samantha ai suoi piedi.
Arrivanti al portone di Sam, Bill cercò il campanello, una volta trovato, lo pigiò.
“Chi è?” chiese una voce femminile, una bella voce, constatò Tom tra se e se.
“Ciao, sono Bill.” rispose il vocalist.
“Oh ciao, sali, è al settimo piano.” rispose la mora, aprendogli il portone.
“Con me c'è mio fratello, non è un problema vero?” domandò il vocalist.
“No, tranquillo.”
“Ok, arriviamo.”
I ragazzi salirono sull'ascensore e premettero il tasto del piano, Tom continuava a giocherellare con il pearcing e a sorridere.
“Due giorni al massimo e sarà nel mio letto.” disse alla fine.
“Io dico di no.” rispose il moro ridendo.
“Scommettiamoci una cena.” sicuro di se, Tom Kaulitz non sapeva a cosa andava in contro.
“Ci sto!” approvò Bill, prima dell'apertura delle porte metalliche.
Suonarono il campanello e Sam andò ad aprire, ritrovando davanti il rasta. Entrambi rimasero a bocca aperta, era come se tutte le fiamme dell'inferno si erano concentrate nei loro stomaci, o sulle guance di Sam, tutti e due avevano l'impressione di avere duemila farfalle nello stomaco, che svolazzavano, quello, per il Kaulitz maggiore non era di certo una buona entrata in scena.
“Tutto bene?” chiese Bill.
“Si, tutto bene.” rispose lui, leccandosi il pearcing, il fratello alzò gli occhi al cielo, “piacere, Tom” disse poi, rivolgendosi alla mora, lei sorrise e si presentò a sua volta.
“Ah Bill, devo dirti una cosa...”
“Dimmi.”
“Di la, c'è un mio amico, ecco, lui mi aiuterà con i vestiti...” iniziò a dire lei.
“Nessun problema.” la interruppe il moro.
“No vedi...eh..Rob..è un vostro fan, un tuo fan...però...è...gay...” spiegò Sam, arrossendo; il rasta dovette mordersi un labbro per non scoppiarle a ridere in faccia, Bill abbozzò un sorriso e bofonchiò un “non importa”, poi il trio si diresse nel salone, dove c'era Rob ad aspettarli, il quale, alla vista di Bill Kaulitz cadde dal divano.
No, quello non era decisamente un buon inizio, per nessuno.

continua...

 
Top
Fee1702
view post Posted on 8/4/2009, 13:35




Oh amò che risate che mi son fatta xD
Allora, questo Pete credo che farà parecchi casini e Rob *-* oh lui lo adoro!
Dajè Tom! due giorni non sono tanti xD
 
Top
.Jada.
view post Posted on 8/4/2009, 13:40




Io amo Rob *__*
 
Top
blueNACHT;
view post Posted on 8/4/2009, 14:11




Rob *-* l'amico gay che vorrebbero tutti. Diamine, voglio incontrarlo ù_ù
E poi, adesso voglio vedere un po' di movimento, questa Denise mmh, non lo so... ha qualcosa che non mi convince °°
E Bill, quel masso sullo stomaco ù_ù
 
Top
Astrid_Mermaid
view post Posted on 9/4/2009, 12:49




Vai Rob, sei tutti noi XD
Ci vorrebbe che si innamorasse di Tom XD
 
Top
.Jada.
view post Posted on 9/4/2009, 15:48




naaaah, lui è cotto di BK xD
 
Top
rok1
view post Posted on 9/4/2009, 20:23




Rob.....il miglior amico gay che tutte le donne vorrebbero avere!E quella Denise.. mi ricorda quelle con la mania del chirurgo estetico!
 
Top
235 replies since 6/4/2009, 12:15   3616 views
  Share