Damned Dreamers

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Teti ~
view post Posted on 10/1/2011, 23:54 by: Teti ~




Inutile dire che come al solito non sono pienamente soddisfatta xD ma questa os è pronta da un bel po' e dopo averla letta un miliardo di volte sono riuscita a cambiare solo due righe, quindi non c'è più niente da fare! Le frasi in inglese sono tratte dal testo della canzone "Wonderful life" degli Hurts.
Buona lettura. :tunz2:




They share a look in silence and everything is understood.








Mi guardò con occhi di fuoco.
-Con quanti uomini sei stata?-
Strinsi le lenzuola candide e fresche e spalancai gli occhi, incredula. Portò una mano sul mio fianco e mi ritrovai vicina a lui, così da vicina da sentire il suo respiro caldo sulle mie labbra.
Si accorse della mia espressione interrogativa e si apprestò a ripetere la domanda, stringendo le dita bianche ed affusolate sulla mia pelle.
-Con quanti uomini sei stata dopo l’ultima volta che siamo stati insieme?-
Era forse gelosia?
Insofferenza?
Consapevolezza che nonostante tutto, non potevamo essere una coppia stabile e concreta?
Io non avevo mai creduto alle sue tanto decantate romanticherie, al suo eccessivo sentimentalismo che lo accostavano disgustosamente alla figura del principe azzurro.
Quando si fa una vita come la sua, si smette di credere ai colpi di fulmine.
Le storielle sdolcinate è meglio lasciarle alle bambine.
Preferii non rispondere.
Avrei voluto domandargli con quante donne era stato lui, ma mi bloccai.
La verità era che non volevo saperlo.
Che importanza poteva avere in quel momento, se non ricordavo nemmeno come ero finita di nuovo su un letto accanto a lui?
Sembrò capirmi, si allontanò e vidi la sua chioma corvina spargersi in modo scomposto sul cuscino bianco.




He doesn’t want the company.




Un contrasto così elegante e raffinato.
Sorrise guardando il vuoto, ed io, mi sentii maledettamente lontana, nonostante mi trovassi ad appena dieci centimetri dal suo corpo.




But there’s something in the air.




Chiusi gli occhi assaporando il suo profumo che aleggiava per la stanza.
Poi, la sua mano sulla mia.
Stringeva.
Ma io, non volevo aprire gli occhi. E lui continuava a stringere e tirarmi a sé.




He takes her in his arms he doesn’t know why.





Sentii le sue dita cingere le mie spalle.
La sua mano sul mio viso.
E di nuovo il suo respiro su di me.
L’indice sotto il mio mento ed il pollice sulle mie labbra, fino a sporcare l’incarnato di rosso.
D’improvviso le sue labbra sulle mie.





But it seems that he begins to see.





Schiusi gli occhi ed incrociai i suoi, limpidi e smaniosi.
Le dita lunghe, biancastre, gelide che tastavano le mie costole sporgenti.
Avrei voluto dirgli che eravamo degli stupidi illusi. Squallidi sognatori.
Afflitti da utopie notturne inventate sul momento. Banali ed ingenui. Senza speranza.
Mi persi nelle pagliuzze dorate dei suoi occhi, mi ci tuffai a capofitto senza avere la minima voglia di riemergere. Nemmeno quando lo sentii, davvero. Ed i suoi occhi iniziarono ad assottigliarsi pian piano. Fu estremamente naturale a quel punto prendere il suo viso fra le mie mani e lambire le sue labbra; mentre lui si spingeva dentro di me con movimenti lenti e sensuali.




And kisses burn like fire.




E poi, sempre di più. Sempre più forte, più veloce.
A rincorrerci su un letto troppo grande, troppo morbido, troppo bianco per noi. Troppo candido per essere sporcato dalla nostra dissolutezza.
Troppo per chi, come noi, non vede più.
Troppo per chi viene accecato così facilmente dalla libidine.
Le lenzuola sembravano avere consistenza, accartocciate attorno a nostri corpi.
Tondeggianti ed increspate, formavano una cornice zuccherosa e candida.
Attorno a noi.
A noi che di candido e zuccheroso non avevamo proprio niente. Perfino ogni nostro pensiero, non includeva qualcosa di vagamente pudico o dolce una volta chiusa quella porta, poco distante dal letto.
Venire, godere ed esplodere.
Non avremmo potuto fare altro.
Il suo corpo madido e caldo abbandonato sul mio, ed il suo respiro ansante ed irregolare confuso con il mio. Passai un unghia sul suo collo e nei suoi occhi le pagliuzze dorate continuarono a luccicare impazzite; ed ero sicura che non avrebbero mai smesso di farlo.


 
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