Waiting.

E' una sorta di sfogo che ho voluto sfruttare come one shot.

Waiting

E così è questo che si prova. Io non lo so.
Non so cosa significa aspettare ore di fronte alla palazzina del concerto.
Non so cosa significa rigirarsi nel letto la notte prima per l' ansia pre-concerto.
Non so cosa significa trovarsi in mezzo a una folla urlante o schiacciata fino a soffocare alla transenna.
Ma so cosa significa ascoltare una loro canzone ed emozionarsi, per la semplice verità di quelle parole, di quelle stesse canzoni che sembrano sempre in modo così casuale parlare della tua vita.
Quelle stesse canzoni che porterai nel cuore per anni e anni, senza scordarle mai, con la convinzione che il per sempre, un giorno, sarà davvero per sempre.
E poi guarderai le foto, scaricare da internet e scattate da qualche fortunata fan, che ti renderanno felice perchè per un secondo quegli occhi, anche se muti, staranno guardando te.
E fantasticherai sul giorno di un possibile incontro. Ma non potrai mai riuscire a immaginartelo davvero perchè quando sarai davvero lì, di fronte loro, ti accorgerai che è cento volte meglio di come lo immaginavi.
Io non so cosa significa ritrovarmi con loro nello stesso luogo, respirare la loro stessa aria, cantare e ballare con loro quelle canzoni che ormai conosco a memoria.
Io non so cosa significa avere la possibilità di dire “io c' ero”.
Ma una cosa la so.
Io un giorno riuscirò a vederli. Magari non avrò l' occasione di “annusarli” da vicino, di appendere al muro una loro foto con me. Ma riuscirò a vederli e fino quel momento, andrò avanti con la stessa forza di ieri, di oggi e della settimana scorsa, attendendo che quel momento arrivi il più presto possibile.