Bellissima.
Non credo ci sia un'altra parola per poter definire questo mini-romanzo, che concentra in poche righe tanto di quel vissuto, di quello struggersi dell'anima, che non resta che ammirarla e rileggerla due, tre, quattro volte o anche più per coglierne i dettagli.
Ed io l'ho fatto, l'ho fatto ieri, ci ho dormito su con grande soddisfazione, l'ho rifatto stamattina approfittando che, per me, non c'è scuola oggi.
In poche righe si delineano personaggi dall'aspetto cupo, permeati di pregiudizio, di condanna, di malcelata paura.
Daniele, icona dell'irresponsabilità, o almeno tale appare nella mente della protagonista che ha con lui un legame già viziato in partenza dalla mancanza di un ideale comune, che li leghi per tutta la vita (sarò "antica" ma la vedo così).
I genitori, poi, icone incomprese della mancanza di dialogo:
CITAZIONE
E lei li avrebbe mandati tutti a fanculo, come faceva ormai da un paio d’anni a quella parte.
Cosa pensavano di risolvere reagendo in quel modo?
Il pensiero, inizialmente lucido, della ragazza, si intorbida con il passare dei secondi, e diventa sempre meno lineare, sempre meno verosimile
CITAZIONE
Non avrebbe saputo come mantenerlo, non aveva né un lavoro né altre entrate. Poteva tentare con qualche borsa di studio… ma non era affatto portata per lo studio, e comunque non sarebbe bastato. Restare a casa dei suoi era fuori discussione.
non credo esista una borsa di studio capace di mantenere una mamma e un bambino, ma in quei momenti di lucida follia, anche questa sembra una ipotesi plausibile di cui discutere.
E poi c'è questa frase, dove vi assicuro ho pianto:
CITAZIONE
Avrebbe dovuto rinunciare ai suoi sogni e alla sua vita – che comunque non era una gran vita – per darne una a suo figlio. Sarebbe stato estremamente complicato, ma quanto ne avrebbe ricevuto in cambio?
La prima parola, il primo sorriso, un amore così puro e incondizionato da poterla commuovere.
Sì, sì, sì. Desiderava quel bambino con ogni fibra del suo corpo.
Dire "Brava Shynee" è davvero dire poco e minimizzare.
Superlativa, stellare Shynee, è un modo di dire un po' più aderente alla realtà