You Don't Have To Know Who I Really Am
Le dita affusolate scorrono veloci sulla vecchia macchina da scrivere.
Una piccola lampada ad olio è l'unica illuminazione della stanza.
Non si ode un solo rumore.
Tranne il ticchettio dei tasti.
Ed un lieve battere di piedi.
Ed il rumore delle lancette del pendolo.
Segnano le 3:15
La mano sinistra si allontana dai tasti.
Senza togliere lo sguardo dai tasti la ragazza aziona una piccola radio sulla scrivania.
Le note di Hallowed Be Thy Name degli Iron Maiden risuonano a basso volume.
Le sua bocca carnosa accenna a fior di labbra le strofe.
La ragazza prende sempre senza staccare gli occhi dalla macchina da scrivere una sigaretta da un pacchetto lì vicino.
Se la porta alla bocca ed aspira lentamente.
Un camion passa scoppiettando.
La ragazza fa una smorfia infastidita.
Odia i rumori forti.
La canzone finisce ma lei continua a scrivere.
I sottili polpastrelli toccano lievemente i tasti arrugginiti.
In un movimento continuo e pacato.
Con un gesto affrettato, ma allo stesso tempo pieno di calma, accende la radio.
Gira su un canale musicale.
Trasmettono un video rock.
Gli occhi di ghiaccio della ragazza si voltano un attimo verso lo schermo.
E sono colpiti da qualcosa.
O meglio, da qualcuno.
Un ragazzo dai capelli neri lunghi, magro e dalla pelle bianca si dimenava a tempo di musica stringendo l'asta di un microfono.
Nessuno di quei gesti era spontaneo, ma dettato da copione.
Era ben evidentente.
Nonostante Meredith non se ne intendesse.
Ed il ragazzo, che assomigliava in verità molto di più ad un ragazza, appariva molto sicuro di sè nelle sue movenze.
Quasi...strafottente.
La telecamera inquadra in primo piano i suoi occhi.
Grandi, un po'allungati, nocciola, pesantemente truccati.
Ma così diversi da tutto il resto.
Come se appartenessero ad un altro corpo.
Ad un'altra anima.
Fissò quegli occhi ambrati finchè il vento scostò le tende.
Ed un raggio di luna filtrò.
Uno scatto.
La ragazza chiuse la finestra.
Con un colpo secco.
Riaggiustò le tende ingiallite.
Spense la televisione giusto in tempo per vedere un'ultima mossa sbruffona.
E con l'immagine di quel ragazzo ambiguo si coricò.
Nel suo letto matrimoniale.
Al buio più totale.
Non aveva paura dell'oscuro.
Edited by † Werewolf - 29/10/2008, 17:57