You Dont' Have To Know Who I Really Am

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† Werewolf
view post Posted on 18/10/2008, 22:29




You Don't Have To Know Who I Really Am








Le dita affusolate scorrono veloci sulla vecchia macchina da scrivere.
Una piccola lampada ad olio è l'unica illuminazione della stanza.
Non si ode un solo rumore.
Tranne il ticchettio dei tasti.
Ed un lieve battere di piedi.
Ed il rumore delle lancette del pendolo.
Segnano le 3:15
La mano sinistra si allontana dai tasti.
Senza togliere lo sguardo dai tasti la ragazza aziona una piccola radio sulla scrivania.
Le note di Hallowed Be Thy Name degli Iron Maiden risuonano a basso volume.

Le sua bocca carnosa accenna a fior di labbra le strofe.
La ragazza prende sempre senza staccare gli occhi dalla macchina da scrivere una sigaretta da un pacchetto lì vicino.
Se la porta alla bocca ed aspira lentamente.
Un camion passa scoppiettando.
La ragazza fa una smorfia infastidita.
Odia i rumori forti.
La canzone finisce ma lei continua a scrivere.
I sottili polpastrelli toccano lievemente i tasti arrugginiti.
In un movimento continuo e pacato.
Con un gesto affrettato, ma allo stesso tempo pieno di calma, accende la radio.
Gira su un canale musicale.
Trasmettono un video rock.
Gli occhi di ghiaccio della ragazza si voltano un attimo verso lo schermo.
E sono colpiti da qualcosa.
O meglio, da qualcuno.
Un ragazzo dai capelli neri lunghi, magro e dalla pelle bianca si dimenava a tempo di musica stringendo l'asta di un microfono.
Nessuno di quei gesti era spontaneo, ma dettato da copione.
Era ben evidentente.
Nonostante Meredith non se ne intendesse.
Ed il ragazzo, che assomigliava in verità molto di più ad un ragazza, appariva molto sicuro di sè nelle sue movenze.
Quasi...strafottente.
La telecamera inquadra in primo piano i suoi occhi.
Grandi, un po'allungati, nocciola, pesantemente truccati.
Ma così diversi da tutto il resto.
Come se appartenessero ad un altro corpo.
Ad un'altra anima.
Fissò quegli occhi ambrati finchè il vento scostò le tende.
Ed un raggio di luna filtrò.
Uno scatto.
La ragazza chiuse la finestra.
Con un colpo secco.
Riaggiustò le tende ingiallite.
Spense la televisione giusto in tempo per vedere un'ultima mossa sbruffona.
E con l'immagine di quel ragazzo ambiguo si coricò.
Nel suo letto matrimoniale.
Al buio più totale.
Non aveva paura dell'oscuro.

Edited by † Werewolf - 29/10/2008, 17:57
 
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Fee1702
view post Posted on 18/10/2008, 23:12




Amy! Non mi avevi detto che postavi! Che bello, mi sto avvicinando molto a questo tipo di storie...Gotiche le definirei. Bell'inizio!
 
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† Werewolf
view post Posted on 19/10/2008, 09:32




Scusa Vale, è che ho aperto la discussione e l'ispirazione è venuta così!
Comunque grazie!
 
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BuffyTH_89
view post Posted on 19/10/2008, 13:49




Mi ispira parecchio^^
Anch'io amo il gotico XD
Continua!
 
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† Werewolf
view post Posted on 19/10/2008, 15:38




CITAZIONE (BuffyTH_89 @ 19/10/2008, 14:49)
Mi ispira parecchio^^
Anch'io amo il gotico XD
Continua!

Cumpagn mi XD
 
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† Werewolf
view post Posted on 29/10/2008, 17:55




Una macchina lucida e nera sfreccia silenziosa nella notte.
I due ragazzi seduti sul sedile posteriore guardano il buio.
Il moro ogni tanto si aggiusta i capelli o esamina le lunghe unghie smaltate.
Il biondo invece si sistema il capellino con visiera.
Sono le 23:00 e la luna è ancora oscurata da nuvole.
La macchina passa per un bosco.
Un paesaggio inquietante, pensa il moro.
Ma allo stesso tempo misterioso.
E dannatamente attraente.
Giungono in un centro abitato.
La macchina si ferma davanti ad un locale di lusso.
La musica assordante si percepisce sin dall'uscio.
I due ragazzi scendono, salutano il loro autista di fiducia ed entrano.
Il locale è intriso di fumo.
Illuminato ad intermittenza.
Allietato da fiumi alcolici e fanciulle seminude che si muovono sinuosamente.
I due si siedono al bancone.
"Le birre migliori della casa" Ordina il moro.
Sono serviti all'istante e bevono in silenzio.
Con il gomito appoggiato al bancone.
Improvvisamente due ragazze gli compaiono davanti.
Una bionda ed una mora.
Come i due gemelli.
Abbigliate succintamente.
Guardandoli ammiccando.
Il moro ricambia maliziosamente.
A rompere il ghiaccio è la mora.
"Voi siete Bill e Tom Kaulitz vero?"
"Sì, proprio noi" Risponde il moro per entrambi, Bill.
"Non ci posso credere! Chi l'avrebbe mai detto!" Interviene la bionda.
"Già...chi l'avrebbe mai detto..." Sussurra Tom.
La mora si avvicina a Bill.
Appoggia il gomito al bancone anche lei.
"Beh...una persona di spicco come te...ha bisogno di spiccare il volo..."
Il moro intende subito le parole ed il loro significato.
"Allora non farmi aspettare..."
Scende dallo sgabello.
Circonda con un braccio la vita della ragazza.
Fa per andarsene.
"Bill, ancora?" Replica il fratello in tono di rimprovero.
Bill si volta verso di lui.
"Chi sei, mia madre? Ho 21 anni, non sono un ragazzino, faccio ciò che mi pare. Tu non vieni con noi?"
"No"
"Bene sexgott, vorrà dire che mi divertirò doppiamente"
Cinge con l'altro braccio la vita della bionda.
"A dopo Tom"
Scompare nel privè.
Tom scuote la testa.
Anni prima era lui a comportarsi così.
Era lui ad apprezzare per primo le grazie del gentil sesso.
Mentre ora?
Il suo fratellino perennemente in cerca del vero amore approfittava delle grazie ogni minuto e quarto d'ora.
Il tempo come muta gli animi, pensa Tom.
Ma in cuor suo sa che non era colpa del tempo.
Era tutto quel successo.
Tutte quelle cattive influenze.
Tom aveva cercato, e cerca tuttora, di far ragionare suo fratello.
Ma egli replicava sempre allo stesso modo.
Ho 21 anni, non sono un ragazzino.
Tom amava suo fratello.
Più della sua stessa vita.
Ma come avrebbe voluto il Bill di prima.
Il vero Bill.
 
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Fee1702
view post Posted on 29/10/2008, 18:26




Wowo Amy, ho visto già dei miglioramenti! Poi sai quanto ami Bill stronzetto. Apprezzo i periodi corti, è più facile leggerli. solo una frase non andava spezzata, questa:
Improvvisamente due ragazze abbigliate succintamente gli compaiono davanti guardandoli ammiccando:
Una bionda ed una mora, come i due gemelli.

 
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† Werewolf
view post Posted on 29/10/2008, 21:06




Grazie ^_^
 
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•Blue Nacht;
view post Posted on 11/11/2008, 15:02




Vai amy, la recensione la farò più tardi, per ora continua *-*
voglio sapere come va a finire.
Mi piacciono le fan fiction con lo scambio di gemelli, tom il buono, ossì u_u
 
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Fee1702
view post Posted on 11/11/2008, 18:52




si infatti, Amy: CONTINUAAAAAAAAA
 
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† Werewolf
view post Posted on 12/11/2008, 12:12




Continuerò il più presto possible!!!
 
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† Werewolf
view post Posted on 13/11/2008, 19:25




La sveglia suonò.
Erano le sette del mattino.
Senza fatica o alcun segno di stanchezza Meredith aprì gli occhi.
Nonostante avese dormito a malapena 4 ore.
Guardò il sole che filtrava dalle sottili tende.
Amava il sole.
Quasi quanto la tenebra.
Curioso paradosso.
Ma amava il sole non in quanto fonte di luce o calore.
Ma in quanto contrario della luna.
Lentamente si alzò.
Si lavò.
Si vestì.
Tutto con estrema lentezza e calma.
Prese la sua grande borsa nera ed uscì di casa.
Scese i tre gradini antistanti la soglia della sua casa e si inoltrò in strada.
Prese un mezzo pubblico e sembrò estraniarsi dal mondo intero guardando l'ormai familiare paesaggio fuori dal finestrone.
Dopo una decina di minuti scese dal mezzo.
Si trovava davanti ad un ateneo.
Salì con calma la lunga ed ampia rampa di scale ed entrò.
Girò a sinistra ed entrò in una grande aula dove il color mogano regnava sovrano.
La facoltà di Biologia Molecolare.
Prese posto davanti la cattedra e posizionò davanti a sè l'occorrente per seguire la lezione.
Dopo poco la grande aula si riempì e la lezione ebbe inizio.
Meredith assisteva intenta e silenziosa, ricopiando gli schemi e facendone dei suoi sul quaderno.
Durante l'atto di sistemarsi le sottili lenti nere rettangolari si accorse della borsa della sua compagna di banco.
Vi era raffigurato il ragazzo misterioso della notte precedente.
In posa alquanto femminile ma allo stesso tempo carismatica.
Approfittò della pausa dell'insegnante per osservare la stampa senza farsi notare dalla proprietaria.
Verso le 12 la lezione terminò.
La sua compagna di banco raccolse velocemente le cose ed uscì dall'aula.
Meredith raccolse i suoi effetti un po'più velocemente del solito ed uscì dall'aula sperando di rtrovare la ragazza fuori dall'edificio.
La trovò che scendeva le scale.
Con passo svelto ma non troppo le si avvicinò.
"Scusa posso rubarti un minuto?"
La ragazza, bionda con grandi occhi marroni, si voltò.
"Certo"
E le sorrise.
"Scusami se ti disturbo ma...ho notato la tua borsa"
La voce di Meredith era imbarazzata ma allo stesso tempo calma.
La bionda sorrise.
"Piacciono anche a te i Tokio Hotel?"
"A dir la verità non li conosco...ho visto ieri sera un loro videoclip e sono rimasta colpita dal cantante..."
"Ah sì, lui...beh lascia il segno"
Lo indicò con un dito.
"Come si chiama?"
"Bill...Bill Kaulitz"
"Bill Kaulitz...ti andrebbe di parlarmene"
"Sì va bene...ma ti avverto, quando comincio a parlare di loro non mi fermo più!"
Meredith sorrise.
"Perchè non ne parliamo davanti una tazza di cioccolata e panna?"
Propose la bionda.
"D'accordo"
 
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o° Vale °o
view post Posted on 13/11/2008, 22:21




Ciao Amy!
Allora, premetto che a me le ff fantasy piacciono da morire, soprattutto se in stile un pò gotico, devo dirti che questa storia mi incuriosisce davvero tanto!
Mi piace il modo in cui scrivi, anche se forse alcuni periodi sono troppo brevi... ma questo dipende dallo stile personale di ognuno :D
Bella, posta presto il seguito!
 
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† Werewolf
view post Posted on 13/11/2008, 22:25




Danke!!!
 
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Fee1702
view post Posted on 14/11/2008, 15:06




Beh anche io se inizio a parlare di lui non finisco più..
Mi è piaciuta molto questa frase: "Amava il sole.
Quasi quanto la tenebra.
Curioso paradosso.
Ma amava il sole non in quanto fonte di luce o calore.
Ma in quanto contrario della luna."
Brava Amy, mi piace!
 
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