La gabbia delle farfalle

La gabbia delle farfalle

Ah, la fretta del giorno,
che tutti i piaceri si portan via e
ci fa sbattere le ali.
Noi non la vediamo o sentiamo, ma c’è una gabbia:
“La gabbia delle farfalle” la chiaman i cacciatori.
Ci imprigiona e ci opprime ogni giorno.

Non si vede e non si sente, ma noi ci viviamo e ci sbattiamo le ali ogni giorno
Per chiuderle la notte.

Fuori simo di un solo colore,
e se qualcuno tenta di colorarsi e di evadere i cacciatori ci reprimono dentro.
Loro ci hanno promesso prati verdi e sole caldo,
ma i prati che io ora vedo sono solo delle grate d’ oro
e il nostro sole è una lampadina che abbiamo puntata su di noi,
perché se cerchiamo di ribellarci loro ci schiacciano.

La gabbia d’ oro è l’ illusione del mondo perfetto che tentiamo di riprodurre.
Non si vede e non si sente, ma noi ci viviamo e ci sbattiamo le ali ogni giorno
Per chiuderle la notte.

Le farfalle che ce l’ hanno fatta ad evadere sono felici ora,
perché sono libere di tingersi di un colore che adorano.
Anche quelle che sono imprigionate vogliono cambiare colore, ma hanno troppa paura di quello che possano dire gli altri.
E rimangono rinchiusi nella gabbia delle farfalle

Questa poesia mi è venuta in mente quando leggevo dei commenti su una mia foto da parte di una ragazza che diceva che era ridicola (le ragazze che ho su facebook possono vederli selezionando la mia foto del profilo attuale negli album) i suoi commenti mi hanno fatto pensare alla nostra società che impone delle foto carine in cui non si può evadere per stupire che subito si viene attaccata da qualche persona a cui non va bene il tuo stile.
Inutile dire che in questa poesia le farfalle saremmo noi e le altre persone e i cacciatori sono l' industrie che ci dettano cosa dobbiamo fare, pensare, comprare o come vestirci e pure qualche politico (che non è italano, però non lo nomino per non sollevare dibbattiti scomodi) che ci infulenza

Edited by ;Ebony Julien - 19/5/2010, 20:57