Verschieden, Progetto fanfiction a sei mani

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°Summer°
view post Posted on 15/11/2009, 21:46 by: °Summer°
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Dare to dream

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Questo capitolo è stato scritto da me e da Fee1702.
Anche in questo caso trovate le schede dei personaggi alla fine.
Buona lettura! ^^


Capitolo 1
(seconda parte)



«CHARLIE!!! »
No... No... No, no!
Quella non era sua sorella che urlava, vero? E non erano le nove del mattino, vero? Ed in particolare, non erano le nove di DOMENICA mattina, VERO?!
Ma poi ci pensò su, per quanto le fosse possibile a quell’ora.
Solo una persona poteva chiamarla “Charlie”, solo una persona poteva strillare come una pazza in camera sua all’alba, sì perché per lei le “nove” di domenica erano ancora l’alba.
La domenica era abituata a dormire fino al primo pomeriggio, ad indicarlo c’era sempre la scritta appesa alla porta della sua suite: “Don’t disturb”.
E quello, più che un consiglio era un vero e proprio ordine, nessuno si azzardava a bussare alla porta o accennare al minimo segno di comunicazione con una Charlize ancora in fase rem. O meglio, nessuno tranne... lei.
«CHARLIE!!!» Continuò imperterrita una Ashley sull’orlo di una crisi di nervi.
«Giurami che non stai facendo quello che stai facendo, giurami che non mi stai svegliando e che io sto solo vivendo un incubo, allora potrò risparmiarti la vita». Digrignò la bionda ancora soffocata nel morbido cuscino di lino.
«Ma Charlie »Mormorò in maniera felina Ashley, sbattendo le ciglia.
«Che vuoi?! »Ringhiò la sorella.
«Ti devo parlare, è importante »continuò facendo il faccino da cucciolo indifeso
«Ashley ti avverto, se mi devi parlare ancora di quello, ti strozzo! »
Non riusciva a credere che sua sorella si fosse davvero innamorata di un sogno, di un qualcosa di irraggiungibile. Charlize voleva vederla felice, sua sorella era la persona più importante del mondo per lei, per questo non sopportava il fatto che dedicasse ogni suo istante a pensare a quell’individuo strano e inesistente. Per Charlie non era altro che quello.
Quello che non puoi toccare, o almeno vedere, non esiste. Probabilmente avrebbe potuto scrivere il manuale della perfetta materialista.
«Ti prego, ti prego, ti prego piagnucolò la mora con le lacrime agli occhi, destando la sorella dai suoi pensieri.
«E va bene! Ma tu guarda che sorella rompiballe mi doveva capitare!" disse Charlize tirandosi su e appoggiandosi allo schienale per ascoltare meglio.
«Allora? Vuoi un invito scritto o ti muovi a parlare? » continuò in preda ad una rabbia furibonda per essere stata riportata in vita dalla sua fase “rem”.
«Scusa» rispose la sorella bianca in viso per la paura di quello che stava per chiederle .
«E' che... ecco... »
«Ashley!" tuonò la minore sempre meno comprensiva.
«C'è un concerto dei Tokio Hotel e io vorrei tanto andarci » sussurrò la mora con lo sguardo basso.
Proprio come pensava... C’era di nuovo di mezzo lui. Ma ancora non si spiegava perché doveva dirlo proprio a lei.
«Da quando mi chiedi il permesso per fare le cose? » disse Charlize non nascondendo un vistoso sbadiglio.
«E' che insomma... non me la sento di andare da sola, sai ci sarà LUI e io ho bisogno di te » balbettò la maggiore facendo alla sorella un dolce sorriso.
Davvero le aveva chiesto quello?
«No Ashley non pensarci nemmeno! »
Rispose la bionda senza pensarci un istante. Poi si voltò verso la sorella maggiore e la vide così piccola, così fragile, mentre con una mano stringeva le lenzuola del suo letto e mordeva il labbro inferiore. Ashley era la maggiore, ma Charlize si era dimostrata sempre più forte, almeno in apparenza e, per questo motivo, si sentiva in grado e in dovere di proteggerla. Poi vide il viso della sorella contrarsi in un’espressione implorante.
No, non guardarmi in quel modo, sai che ti voglio bene ma non mi puoi chiedere questo! »
«A me nemmeno piacciono quei quattro sfigati!» incalzò la bionda.
«Charlie per favore, chiedimi in cambio quello che vuoi » piagnucolò la mora facendo un faccino sempre più smarrito.
«Non voglio nulla, solo che tu ti tolga della testa quell’ essere assurdo!» ribadì Charlize con sguardo serio.
«Charlie... ti prego dammi solo la possibilità di essere felice, ti chiedo solo questo. So che tu non credi più nell'amore, ma per favore, fammi fare le mie scelte da sola. Può essere da pazzi, può essere da ingenui, può essere da bambini sperare che uno bello e famoso come lui si accorga di me, ma ti prego, lui per me è importante come mai nessuno lo è stato prima, aiutami Charlie... »
Ashley disse quelle parole lentamente, ma con una fermezza e una convinzione che Charlize non aveva mai visto così nitidamente nei suoi occhi.
Le tremavano le ginocchia a sentir parlare Ashley di “amore” nei confronti di uno sconosciuto, non riusciva proprio a concepirlo, ma colpita da tutta quella sua determinazione non potè far altro che cedere, in fondo alla fine con lei cedeva sempre, era l'unica persona alla quale poteva dire di voler bene incondizionatamente e se l’accompagnarla l’avrebbe fatta felice, avrebbe acconsentito.
«Ok, va bene, ma ricordati che lo faccio solo per te, quindi non chiedermi di cantare, di saltare o cose varie al concerto, ok?» Disse la bionda non trattenendo una risata.
Ashley non le rispose nemmeno, non era necessario, si limitò a stringerla forte e a sussurrarle all'orecchio: «Grazie, ti voglio bene».

Continua...

______


Nome: Charlize Rachel
Cognome: Schneider
Anni: 20
Occhi: azzurri
Capelli:biondi
Altezza: 1. 73
Segni particolari: Semplicementa perfetta

SPOILER (click to view)

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La odiereta già lo so xD
Questo comunque è il mio personaggio femminile, vi lascio un assaggio di lei, per farvi un'idea. Piano piano lo svilupperò. (Fee1702)


Beh, chi sono io?
Charlize Rachel Schneider? No. Non solo.
Io sono fascino, sono eleganza, sono rabbia, sono vendetta, sono bellezza. Troppe arie? No, sono solo realista, è l’assoluta verità.
Ho vent’anni, ma ne ho sempre dimostrati molto di più. Fin da bambina ho sempre voluto apparire più grande delle mie coetanee, superiore in un certo senso.
Sono molto sicura di me, come avrete capito, ma del resto è così che mi hanno abituato. Sono stata servita e riverita sin dalla nascita, ho sempre avuto tutto ciò che desideravo, a partire dagli uomini. Sì perché a me basta uno schiocco delle dita per averli ai miei piedi. Invidia eh? Beh, non vi biasimo.
Vivo nella suite dell’albergo dei miei genitori. Il più lussuoso di Berlino con mia sorella Ashlee, l’unica persona, insieme a Megan, mia compagna di (dis)avventure, senza la quale non potrei vivere.
Da circa un anno studio per diventare attrice, sarebbe il mio più grande sogno. Sdoppiarmi in tante persone diverse per entrare nella mente di personalità opposte alla mia. Sono molto testarda, quindi, anche se la meta è difficile da raggiungere, ce la farò. Ne sono sicura.
Ho amato una volta sola nella vita. Frederich… Si chiamava così.
Ho creduto di aver trovato quello che le anime romantiche definiscono: “Il grande amore”.
Beh, ora so per certo che si tratta di una grande stronzata.
Era dolce, lo era davvero. Mi aveva riempito la stanza di fiori, mi faceva trovare delle rose bianche ogni mattina di fronte alla porta. Mi chiamava “la sua metà”, a pensarci adesso mi viene una carie ad ogni ricordo.
Ho passato con lui tre anni della mia vita, tre anni di magia, di favola. Ma si sa, ogni favola prima o poi termina e per me non terminò con un lieto fine.
Lo vidi nella sua macchina quel bastardo. Mi avvicinai in silenzio, volevo fargli una sorpresa, ma fu lui a farla a me.
Era seduto nei sedili posteriori e accanto una stronza si stava vestendo.
Fu da quel momento che decidi che tutto il genere maschile avrebbe pagato per quello che aveva fatto lui. Non mi sono più innamorata, mai più.
Molti ragazzi sono entrati nella mia camera, ma nessuno è entrato più nel mio cuore, lì ci sono solo io. Perché solo io merito me stessa.


Edited by °Summer° - 1/4/2010, 22:08
 
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31 replies since 13/11/2009, 16:12   8866 views
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