Blind

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.laetitia.
view post Posted on 25/10/2009, 20:48




Che belloooo *.*
 
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Teti ~
view post Posted on 26/10/2009, 22:58




Eccolo, come promesso! Dopo secoli e secoli. Spero vi piaccia, anche se non è esattamente questo quello che avevo in mente, visto che ho dovuto riscrivere gran parte del capitolo. -.-
Cooomunque, ho aggiunto nel primo post la maginica *-* grafica fatta da Jada questa estate.XD
Va bene, basta così, vi lascio in pace. u_u
Buona lettura!






3






Run







Si svegliò presto quella mattina. Non aprì gli occhi ed appoggiò la mano sul materasso, al suo fianco.
Spalancò gli occhi e si mise a sedere sul letto
Lei non c’era.
Nemmeno quella maledettissima mattina. Sbuffò irato e si stese nuovamente , stringendo il cuscino.
Sentì dei passi provenienti dal corridoio e subito dopo vide Emily sul ciglio della porta.

<< Ti sei svegliato >> si avvicinò al letto, guardandolo.

<< Si, e tu non c’eri >> le rispose con un tono accusatorio, mentre lei si sedeva sul materasso.

<< Dovevo uscire >> rispose semplicemente.

In realtà, si era svegliata prestissimo e non aveva potuto fare altro che vestirsi ed andare procurarsi la sua amata polverina bianca. Ma questo, era meglio non farglielo sapere.

<< E dove sei stata? >> domandò lui, issandosi sui gomiti ed inarcando il sopracciglio destro.

<< Shh >> posò l’indice sulle sue labbra dischiuse. Scese giù, a sfiorargli il collo.

<< Emily >> esordì, ponendo resistenza.

<< Zitto >> rispose lei. Passò la mano sul suo petto, scese con una lentezza estenuante fino ad insinuare le dita dentro i boxer.
Bill socchiuse gli occhi e s’inumidì le labbra lasciando intravedere la pallina del piercing.
Abbassò l’orlo dei boxer guardandolo negli occhi ed iniziò a stuzzicarlo.

<< Emily… >>

Stava per dirle che non era giusto che ogni volta lo zittisse in questo modo, ma quando sentì la sua lingua sfiorarlo, perse del tutto l’uso della parola.
E non poté far altro che ansimare, fino alla fine.




_




Rimase a bocca aperta quando vide entrare Ida, con un nuovo taglio di capelli.
<< Non ci credo! >> esclamò puntandole l’indice contro.

<< Invece credici, eccome! >> rispose Ida venendole incontro.

Aveva un taglio molto scalato, ed oltre il suo castano chiaro naturale, adesso vi erano sparse delle chiazze bionde.

<< L’hai presa? >> domandò avvicinandosi al lavandino.

<< Si, è dentro il vaso blu >>

<< Ma perché non hai lavato questa pentola? >> domando Ida perplessa, indicando la pentola; ed Emily si diede un sonoro schiaffetto in fronte.

<< Me ne stavo dimenticando. Ieri non sono riuscita a scrostarla, potresti farlo tu? >>


<< Non sei capace nemmeno di lavare una pentola, anzi, nemmeno di fare del sugo! >>

Emily la ignorò ed Ida continuò a borbottare per un bel pezzo, fino a quando la pentola non fu pulita.

<< Ma allora? Come è andata con Luca? >>

Ida sbuffò ed andò in camera da letto seguita dalla rossa, che come sempre si catapultò sul letto.


<< Come prevedevo ci ha provato tutta la sera, e mi ha detto che gli farebbe piacere uscire di nuovo con me. Ma non so se accettare, lui non mi piace, non vorrei che si facesse idee strane >>

<< Secondo me, continuando così se le farà e come! Dovresti mettere le cose in chiaro >> detto questo, si alzò ed andò a stendersi sul divano.

Bill le aveva detto che quella sera sarebbe passato a prenderla, voleva uscire con lei.
Era un appuntamento, l’aveva puntualizzato più di una volta e sembrava tenerci particolarmente.

<< Emily, ma di chi è questo braccialetto? >> Ida si presentò con un braccialetto nero, che
Emily identificò immediatamente come uno dei braccialetti preferiti di Bill.
L’avrebbe riavuto quella sera, ma era sicura che una volta appurato il fatto d’aver perso il braccialetto, avrebbe dapprima messo il muso per la delusione. Poi, sarebbe andato dal fratello in preda ad una crisi isterica. Ed infine, avrebbe meditato in silenzio in camera sua cercando di calmarsi, per poi arrivare alla conclusione che sicuramente avrebbe trovato un altro braccialetto, se non uguale addirittura più bello e particolare.
Dopo averlo immaginato, si rese conto che sapeva più cose di Bill di quanto in realtà pensasse.
E non andava bene. Non andava affatto bene! Non poteva permettersi di farsi coinvolgere, così, in questo modo.

<< Allora? >> domandò Ida, sventolando davanti ai suoi occhi il braccialetto.

<< Emm… è mio >> fece per prenderlo ma Ida si spostò.
<< Tuo?>> domandò scettica << Non ci credo. E’ di quello lì, vero? Ma a proposito, quando me lo fai conoscere? E come si chiama? >>

Iniziò a tartassarla di domande ed Emily non poté far altro che strapparle il braccialetto di mano e barricarsi in camera sua.
Non era tenuta a darle spiegazioni, ed il suo comportamento così invadente le dava sui nervi.
Vivere insieme ad una persona significa condividere gran parte del giorno con lei, e di conseguenza, anche la tua vita.
Ma lei proprio non riusciva ad aprirsi completamente con qualcuno. E credeva fermamente che non ci sarebbe mai riuscita.




__






< Bill! >> Tom entrò nella camera del gemello, dove regnava il caos più assoluto.

<< Bill? Ma dove diavolo sei? >> domandò guardandosi intorno.

<< Sono qui! >> rispose il moro, sbucando da sotto il letto e sventolando in aria la mano destra.

<< Ma cosa fai lì sotto? >> chiese perplesso Tom.

<< Cerco il bracciale >> rispose innervosito l’altro, mentre tornava giù, a setacciare il pavimento sotto il letto.

<< Ancora quel bracciale, Bill hai una marea di bracciali, perché t’importa proprio di quello? >>

Non ricevette risposta. Forse il fratello era troppo concentrato nella ricerca del bracciale, da poterlo sentire, o forse, l’aveva semplicemente ignorato.

<< Tom, seriamente, non possiamo continuare così, abbiamo bisogno di qualcuno che si occupi delle pulizie. Tu non immagini nemmeno cosa c’è qui sotto >> disse disgustato << lo hai fatto presente a David? >>

<< Si, dice che verrà qualcuno il più presto possibile >>

<< Lo spero per te >> affermò convinto.

<< Perché per me? >> domandò Tom puntandosi un dito contro.

<< Perché non possiamo vivere in un porcile, cioè quello che diventerà questa casa a breve, quindi se io faccio e pulizie, tu, le fai insieme a me >> sentenziò guardando l’orologio
<< Comunque, io adesso vado. Ci vediamo domani mattina >> Prese il giacchino di pelle poggiato sul letto e corse via, lasciando Tom allibito.
E così stava andando da lei, anzi stava correndo da lei. Ma che cosa glia aveva fatto?
Che cosa aveva questa Emily di tanto speciale? E perché si ostinava a non volergli raccontare nulla di lei?
Il campanello suonò e Tom pensò subito che il fratello, per via della fretta , avesse dimenticato qualcosa. Così, scese le scale lentamente e fece tutto con molta calma.
Solitamente, ci azzeccava sempre in fatto di previsioni, e spesso per lui era motivo di vanto.
Ma questa volta, aprendo la porta, dovette ricredersi.




__





Posteggiò sotto casa di Emily, era un po’ in ritardo ma lei non era ancora scesa.
Guardò fuori dal finestrino e notò che aveva iniziato a piovigginare, lentamente.
E poi, sentì la portiera aprirsi improvvisamente, e la presenza di Emily accanto a sé.
Si girò e la baciò con trasporto. La desiderava, e non se ne vergognava. Ogni fibra del suo corpo era completamente assuefatta da lei, e sapeva che questa non era una cosa del tutto positiva.
La lasciò senza fiato, piacevolmente sorpresa.
Insinuò le dita nella sua scollatura, per poi darle un ultimo bacio a stampo ed allontanarsi.

<< Dove andiamo? >> domandò accendendosi una sigaretta.

<< Sorpresa… >> sussurrò il moro, mettendo in moto l’auto.



Non era mai stata in quel ristorante. A dire la verità, non ne aveva nemmeno sentito parlare, fino ad allora.
Bill intrecciò le dita fra le sue. Un gesto così intimo che avevano condiviso così poche volte.
Entrò nel locale di fianco a lui, che camminava con passo deciso tenendo la sua mano.
Solitamente, non badava al parere della gente, ma in quel momento ebbe l’impressione che tutti gli occhi fossero puntati su di loro. E le venne spontaneo chiedersi se Bill se ne fregasse davvero, come aveva affermato più e più volte.
Uno strano desiderio di conoscerlo meglio, più a fondo, la invase. E lei, prontamente, lo represse.







 
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.Jada.
view post Posted on 27/10/2009, 16:21




CITAZIONE
Uno strano desiderio di conoscerlo meglio, più a fondo, la invase. E lei, prontamente, lo represse.

Stupida -.-

Ma sopratutto,
CITAZIONE
Solitamente, ci azzeccava sempre in fatto di previsioni, e spesso per lui era motivo di vanto.
Ma questa volta, aprendo la porta, dovette ricredersi.

Chi diamine è!?

Comunque, se posti tra altri 8 mesi ti uccido <3
 
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Fee1702
view post Posted on 27/10/2009, 16:53




Esty era l'oraaaaaaaaaa ma cavolo, io adoro questa fanfiction e tu mi fai aspettare così tanto!
Poi, dimmi di nuovo che non riesci più a scrivere e ti strappo i capelli ad uno ad uno *la minaccia*.
EMily, ma cosa vuoi reprimere? E' Bill Kaulitz, diamine.
*si scioglie*
 
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.laetitia.
view post Posted on 27/10/2009, 19:47




Non si può riuscire a reprimere un sentimento tanto profondo...
 
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Teti ~
view post Posted on 30/10/2009, 22:34




Grazie a tutte! *_*
E non vi preoccupate, ho già iniziato a scrivere il quarto! :caffè:
 
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irisgloss_
view post Posted on 21/2/2010, 11:43




Bellissima *.*
 
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36 replies since 26/6/2009, 12:04   1095 views
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